Timisoara (Romania) è gemellata con Faenza dal 12 marzo 1991.
Ubicata a metri 91 s.l.m. conta 335.000 ab. Capoluogo del distretto di Timis all’interno della regione geografica del Banato, è attraversato dal canale Bega reso navigabile in città.
Fiorente centro culturale con numerose università e Accademia di Belle Arti, è chiamata “la piccola Vienna” per i suoi magnifici parchi e l’eleganza degli edifici dei quartieri centrali.
Le principali industrie, quasi tutte di marca straniera, sono: meccaniche, chimiche, alimentari e calzaturiere; la maggior parte di queste ultime è in mano ai veneti e il dialetto veneto è la seconda lingua della città. Esistono, nel distretto di Timisoara, 1163 imprese italiane e si stampano due settimanali in lingua italiana: Sette giorni e il Gazzettino. La Banca Italo Romena, capitale Gruppo Veneto Banca, è colà attiva da vent’anni. Nei ristoranti insieme alla ciorba (minestra speziata), servono formaggio impanato e baccalà.
Storia
Timisoara compare per la prima volta come città fortificata nel 1212, fu poi distrutta dai Tartari nel 1241, ma fu riedificata dal re d’Ungheria Carlo I Roberto di Anjou (1308), che vi costruì un castello. Nel 1552 la città capitolò di fronte l’assedio ottomano e solo nel 1716 le truppe imperiali austriache, condotte dal principe Eugenio di Savoia, la conquistò agli Asburgo.
Nel 1848, Timisoara fu assediata per 107 giorni dalle armate rivoluzionarie ungheresi ostili all’Austria; con la vittoria dei rivoluzionari, Timisoara divenne capitale della regione chiamata “Banat Timisan”.
Nel 1884 fu la prima città europea ad introdurre l’illuminazione elettrica pubblica con strade illuminate.
Nel 1918, il Banato e Timisoara, fino allora parte dell’impero ausburgico, furono uniti alla Romania.
Per conoscere meglio la città: http://romaniatourism.com/timisoara.html